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RAFFAELLO ALL'AEROPORTO
45 CAPOLAVORI RIUNITI IN UN UNICO SPAZIO
MOSTRA IMPOSSIBILE
ESPERIENZA INDIMENTICABILE
Tra le innumerevoli iniziative dedicate nel 2020 a Raffaello in Italia e all’estero desidero soffermarmi in particolare su una mostra di cui non si è parlato abbastanza. Merita un discorso a parte questa esposizione realizzata in un luogo insolito che si è rivelato una perfetta cornice per una straordinaria e innovativa esperienza: l’aeroporto di Ancona Falconara. L’architettura del vasto edificio ospitante, costruito senza pilastri con il solo uso di vetro e acciaio, dilata lo spazio che si espande oltre le pareti trasparenti. Il soffitto altissimo dà un senso di ariosa vastità, quasi di vertigine. Quella pacata, ma trascinante vertigine che si prova davanti alle opere di Raffaello quando puoi osservarle sin nei minimi particolari con i colori finalmente visibili in tutto il loro splendore. Questa mostra è diversa da tutte le altre perché fonde arte e tecnologia per ottenere un risultato del tutto originale: 45 capolavori sparsi per il mondo sono stati riuniti in un unico spazio grazie a perfette e affascinanti riproduzioni ad altissima definizione. Le opere a grandezza reale sono state “riprodotte su un supporto omogeneo e trasparente a grana finissima” incorniciate e retroilluminate con una particolare illuminazione che fa risplendere i colori e permette di osservare anche i minimi dettagli. Una perfezione prima inimmaginabile. Chissà che cosa avrebbe detto Raffaello se avesse potuto vedere i suoi dipinti risplendere! Meraviglia spalancata davanti agli occhi di chi ha avuto la fortuna di visitare questa mostra (ingresso gratuito). Ricordo che non avevo provato la stessa emozione, in precedenza, quando mi ero trovata davanti all’originale di alcuni quadri di Raffaello. Certamente all’aeroporto l’effetto scenografico era amplificato dallo spettacolo di tante opere tutte insieme, ma l’illuminazione degli originali, che avevo avuto occasione di vedere in altre mostre, non era efficiente (come a volte accade) quindi non permetteva un approccio adeguato al dipinto. La mostra del grande artista del Rinascimento ha trovato la sua giusta collocazione in questo spazio che si dilata tra il grigio-argento delle strutture, il vetro satinato dei blocchi, lo slancio dell’immensa vetrata che, con le sue trasparenze, ha lasciato che il cielo entrasse a incorniciare degnamente opere grandi come la “Scuola di Atene” o il “ Trionfo di Galatea” E mi piace pensare allo stupore di chi arrivava in aeroporto, magari per partire o per scendere da un aereo, e si trovava improvvisamente e inaspettatamente al cospetto di tanta bellezza.
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