
Victor era un robot che abitava in un pianeta lontano dalla terra, ma era solito osservare con gli strumenti potenti che erano a sua disposizione l'immensa volta del cielo che lo circondava: era molto curioso. Nel suo mondo esistevano solo robot come lui e aveva sempre immaginato che fossero gli unici esseri viventi, ma un giorno scoprì che non era proprio così. Capitò che ebbe la possibilità di salire su una delle potentissime macchine volanti che sfrecciavano spesso sopra la sua testa e potè osservare con molta attenzione l'universo che lo circondava e che brulicava di tanti oggetti volanti e di strani pianeti che sembravano deserti. Si lanciò sempre più lontano finché un pianeta diverso da tutti gli altri attirò la sua attenzione. Lesse le informazioni già catturate e mostrate nello schermo digitale della sua super astronave e apprese che quel pianeta si chiamava Terra ed era abitato da esseri viventi fragili e incapaci di vivere a lungo come invece i robot sapevano fare. Questo incuriosì molto Victor che si diresse ad altissima velocità verso la terra: voleva saperne di più. Mentre si avvicinava pensava: deve essere molto particolare questo pianeta Terra dove gli abitanti accettano di morire così presto!

Quando fu abbastanza vicino alla meta diresse la sua nave spaziale alla scoperta del pianeta per lui ancora misterioso. Scese lentamente quando sulla terra stava facendo buio e atterrò su un grande prato. Si guardò intorno: non c'era nessuno, in lontananza però si vedevano brillare molte luci. Il suo informatore digitale gli disse che erano le luci di una delle città dove vivevano gli esseri umani. In un attimo arrivò e si incamminò in una strada illuminata da lampioni. Al suo passaggio gli umani lo evitavano, solo uno si era fermato a guardarlo "È una ragazza" così gli disse l’informatore digitale che aveva con sé. Victor la osservò con attenzione: non aveva la pelle lucida come la sua, il suo vestito gli sembrava strano e il suo corpo aveva movimenti flessuosi che lui non aveva mai visto. La guardò negli occhi e capì che lei non aveva paura, anzi il suo sguardo aveva un'espressione piena di curiosità. Fu un incontro inconsueto e pieno di sorprese. La sofisticatissima tecnologia con cui era stato creato Victor gli permetteva di capire e di parlare qualsiasi lingua, quindi non sarebbe stato difficile comunicare con lei, tanto più che ognuno dei due aveva grande desiderio di scoprire chi fosse lo sconosciuto che aveva davanti a sé.